Se sei immerso nel panorama giuridico italiano, saprai che la liberazione anticipata è un argomento di cui spesso si parla. In questo articolo, esamineremo da vicino le normative attuali riguardanti questo istituto cruciale, concentrandoci sugli sconti di pena e portando all’attenzione gli ultimi aggiornamenti del 2024.
cos’è la liberazione anticipata?
La liberazione anticipata è un istituto che consente alle persone sottoposte a regime detentivo di chiedere ed ottenere uno sconto di pena ogni sei mesi di pena scontata.
Attualmente, la legge italiana prevede la possibilità di ottenere uno sconto massimo di 45 giorni ogni sei mesi di pena scontata per buona condotta.
Perché periodicamente si sente parlare di una liberazione anticipata speciale che consentirebbe uno sconto addirittura di 75 giorni ogni semestre?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare un salto nel passato.
Nel dicembre del 2013, a causa del sovraffollamento carcerario, è stata introdotta la liberazione anticipata speciale che permetteva di detrarre 75 giorni di pena ogni semestre di pena scontato. Questa iniziativa, però, è stata applicata fino al dicembre 2015, quando è cessata.
LA PROPOSTA DI LIBERAZIONE ANTICIPATA SPECIALE NELLA RIFORMA CARTABIA.
Negli ultimi anni, l’argomento è tornato in primo piano, in particolare in relazione alla discussione nell’ambito della riforma Cartabia.
Tuttavia, nonostante le discussioni e l’interesse, la liberazione anticipata speciale non è stata rinnovata. La legge attuale prevede ancora uno sconto massimo di 45 giorni ogni sei mesi di pena. Questo articolo fornisce un quadro completo delle normative vigenti e delle discussioni recenti, offrendo una visione chiara del panorama attuale della liberazione anticipata in Italia nel 2024.
Concludiamo sottolineando che, mentre la liberazione anticipata speciale è stata un tentativo di risolvere il problema del sovraffollamento carcerario, la sua assenza attuale indica la necessità di ulteriori dibattiti e riflessioni per migliorare il sistema penitenziario italiano. Resta aggiornato con le ultime novità in materia di liberazione anticipata e sconti di pena.
