Gli innocenti vanno in carcere? Si parla spesso sui giornali e in tv di errori giudiziari, di innocenti condannati ingiustamente e poi assolti, o di persone che finiscono per un po’ di tempo in carcere nonostante la loro estraneità ai fatti.
Quindi anche gli innocenti vanno in carcere? La risposta è sì, ma con alcune precisazioni.
Cos’è un errore giudiziario?
Innanzitutto, un errore giudiziario, inteso in senso stretto, sussiste quando una persona viene condannata definitivamente per reati mai commessi, la cui estraneità agli stessi viene scoperta solo successivamente, con un nuovo processo (c.d. processo di revisione).
Nel nostro paese di errori giudiziari intesi in senso stretto ce ne sono relativamente pochi, in media 5 all’anno, 153 dal 1992 (anno da cui partono gli studi più autorevoli in materia).
Cosa si intende per ingiusta detenzione?
I numeri crescono in modo rilevante, invece, per le ingiuste detenzioni: che sussistono quando una persona va ingiustamente in carcere, per poi alla fine essere assolta. In Italia si contano 27.000 ingiuste detenzioni dal 1992 al 2018, circa mille ogni anno. Tre ogni giorno!
Come è possibile che ciò avvenga? Può uno Stato di diritto tollerare questo fenomeno?
La risposta è molto complessa. Sì e no.
La prova del corretto funzionamento del processo
In fondo, paradossalmente l’ingiusta detenzione è in qualche modo la prova che il processo penale funziona: viene scagionata correttamente dalle accuse una persona in precedenza fortemente sospettata di aver commesso dei reati, tra l’altro anche gravi, vista la custodia cautelare in carcere. Ma ciò può valere solo per una parte di questi numeri.
Ci si deve interrogare sulla restante parte dei casi, in cui evidentemente il “procedimento cautelare” non ha funzionato.
Gli errori di valutazione
Ciò può accadere magari perché sono stati commessi degli errori nelle indagini oppure perché il giudice ha commesso degli errori di valutazione nel decidere sulle richieste delle parti. In tutto ciò si inserisce anche il problema della eccessiva lunghezza dei processi che di certo non aiuta alla giusta valutazione dei fatti.
Conclusioni su gli innocenti vanno in carcere
Insomma, gli errori giudiziari e le ingiuste detenzioni sono in parte impossibili da eliminare perché fisiologici; d’altro canto, una buona parte di questi fenomeni sono invece da considerare patologici, su cui bisognerebbe soffermarsi più spesso, in modo da apprestare dei correttivi legislativi o interpretativi.